INCENDIO DATACENTER OVH: PRIMA "CLASS ACTION" IN ITALIA

Per il disastro cloud con l'incendio al datacenter Ovh di Strasburgo chiesti 3 milioni di euro di risarcimento.

Sono 42 le aziende coinvolte nell’azione legale comune, lamentando un impatto negativo su 634 siti web per l'incendio a un datacenter di Strasburgo per un disservizio cloud causato da una multinazionale, con milioni di euro di danni. Il caso può fare scuola in una materia in cui gli utenti finora sono stati alla mercé delle condizioni contrattuali fissate dalle multinazionali.
Il risarcimento richiesto a Ovh è di 3,258 milioni di euro.
Per chiarire Ovh è il principale fornitore di servizi cloud in Europa ed i contratti sono stati stipulati in Italia (OVH Italia di proprietà di quella francese).
Le aziende hanno presentato i danni subiti (che in alcuni casi sono consistiti nella completa perdita di tutto il lavoro svolto perché non recuperabile) con conseguenti disagi e spese sostenute per tornare online oltre al danno all'immagine.

La richiesta di risarcimento si basa sul fatto che i contratti hanno una falla: pur prevedendo una limitazione di responsabilità per causa maggiore - come può essere un incendio - non hanno chiesto ai firmatari una sottoscrizione specifica, come invece previsto dall'articolo 1341 del codice civile.

Il caso è emblematico, e potrebbe fare scuola, di quanto siano squilibrati i rapporti di forza tra aziende e fornitori multinazionali di servizi cloud. In caso di eventi estremi, che possono avere anche grosse ricadute paralizzando le attività di aziende e PA, i fornitori si smarcano facendo leva su clausole contrattuali di limitazione della responsabilità. Solo la non valutazione dell'obbligo di sottoscrizione specifica della clausola, ha dato ora alle aziende colpite un margine di manovra.

L'Ue e l'Italia da tempo stanno perseguendo una politica di indipendenza tecnologica sul cloud (e non solo) dai giganti stranieri (Azure, AWS, etc.).

Anche il nostro Governo sta fissando regole e sviluppando infrastrutture nazionali per dare maggiori garanzie alle pubbliche amministrazioni sul cloud: con il piano Poli Strategici Nazionali, basato sui fondi del PNRR. Avanzano le proposte di legge comunitarie Digital Services Act e Digital Markets Act che provano ad aumentare le responsabilità in capo delle grandi piattaforme tecnologiche, a tutela dei loro utenti.

Pubblicato il 15/03/2022
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